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Juventus-Roma 1-0. Anche Stavolta.

Anche stavolta è stato decisivo l’approccio. La Juve arrembante e fisicamente straripante, la Roma contratta e impaurita.

Anche stavolta sono stati decisivi gli uomini. I giallorossi fragili, incerti e spaesati. I bianconeri incontenibili e tambureggianti.

Anche stavolta sono stati decisivi i primi venti minuti. Noi affannati nella ricerca di una spiegazione pseudo-razionale circa la presenza di Gerson sulla fascia destra. Loro bullescamente intenti ad esaltare il tridente Orsato-Mandzukic-Higuain.

Poi, calato il primo, li abbiamo contenuti. E abbiamo finito quasi all’arrembaggio.

Ma, anche stavolta, non è bastato.

P.s. Per carità, io Spalletti lo adoro. Ma a volte, nel calcio come nella vita, per evitare colossali figure da fregnone basterebbe studiare la storia. E la storia degli abomini tattici dice che un centrocampista brasiliano lento e impacciato, mortificato sulla fascia destra in una partita decisiva l’avevamo già visto il 19 Marzo del 2002. E, porcaccia zozza, non era andata bene.

Marcos Assuncao Roma-Liverpool

La grande bellezza.

Stamattina, centro di Roma, 50 mt (più o meno) da Fontana di Trevi. Due operai. Divisa fluorescente d’ordinanza, tablet in una mano, sacchetto di asfalto rapido nell’altra.

“Aho, l’ho trovata!”

“Sarà questa?”

“Si si, anvedi che buca”

“Eh, questa va riempita bene”.

“Apposto. Caffè?”

Roma buche
Roma, 14 dicembre 2016, vicolo del puttarello.

Non c’è che dire, un lavoro accurato.

Quaranta.

Non sono tanti quarant’anni. Non sono mica tanti, quarant’anni, se li hai passati a inseguire quello che è il sogno di tutti noi, a realizzarlo e, poi, a reggerne il peso. Passati a renderci sopportabili le sconfitte, a proteggerci dalle figuracce. A ripararci dalla pioggia. E quanta ne è caduta, di pioggia…

Non sono mica tanti quarant’anni se li hai passati a regalarci i tuoi successi. A farceli godere come se li avessimo conquistati noi. Come se in campo, al posto tuo, con quella maglia e quella fascia, ci fossimo stati tutti noi, tutti insieme.

Non sono tanti, quarant’anni, per un fratello maggiore.

Buon compleanno Francè.

Francesco Totti 40 4x10 Compleanno 27 settembre 2016

La verità è rivoluzionaria.

Sarò impopolare, ma a me della querelle sullo stipendio del capo di gabinetto del Sindaco di Roma non frega proprio niente. Quantomeno non in questo momento. Mi interessa che faccia bene il suo lavoro, e che lo faccia nell’interesse di tutti i romani. Ma soprattutto mi interessa che i cittadini da questa vicenda traggano spunto per iniziare a valutare ed eventualmente a mettere in discussione l’operato dell’Amministrazione che hanno chiamato a governare la città sulla base delle scelte che compie. E, magari, sulla base di quanto esse si discostino da quel “sentimento rivoluzionario” che ha generato il plebiscito di Giugno. Non può esistere, infatti, una rivoluzione che non sia generata da un desiderio diffuso di “vero”. E non può esserci “verità” raggiungibile senza critica, senza la capacità, e il coraggio, di andare al di là della propria (umana e ragionevole) parzialità. La critica è garanzia per la rivoluzione. La scuote, la frusta, la strazia a volte, ma la protegge. Ne custodisce l’integrità. E’ questo il corto circuito in corso. Quella evocata dalle grida “Onestà-Onestà” e celebrata dai link “Vergogna”-“In Galera”-“L’ha fatto davvero” è una rivoluzione che rifiuta il dubbio, che considera eretico l’approfondimento, che rigetta la critica: è una rivoluzione nata già regime. In cui tutto è slogan, insulto, spot. O anche sport, visto che siamo in periodo di Olimpiadi. Che magari a Tokio 2020 le medaglie potrebbero anche aumentare, basterebbe il campionato di condivisione seriale, specialità Tze-Tze, ItaliaRialzati e Orgoglioa5stelle.

verita

E’ iniziata la rivoluzione.

Ad amministrative “ancora calde” in un post sulla mia pagina facebook scrissi che, alla luce dei risultati e della eclatante vittoria, il M5s doveva essere definitivamente considerato una reale alternativa di governo e non una semplice opposizione populista. Avevo ragione. Lo so, è brutto darsi ragione da soli, ma stavolta avevo proprio ragione. Infatti, superati quei lievissimi intoppi di carattere puramente correntizio nella formazione della giunta (come una reale alternativa di governo, appunto) dalla galassia di siti “money for clicks” dell’universo Casaleggio (per chi sbadatamente non se ne fosse accorto o per chi non avesse chiaro il sistema consiglio di leggere qui) sono partiti gli annunci dell’avviata rivoluzione pentastellata a Roma:

Tagliate le auto blu ai consiglieri comunali! E’ STORIA! L’HA FATTO DAVVERO! IL PD TREMA! E vabbè, lascia stare che i consiglieri comunali l’auto blu non ce l’hanno mai avuta. E che il taglio risponde ad una precisa direttiva europea. E che addirittura lo aveva già fatto persino poro Marino.

1000 assunzioni di educatrici e insegnanti! CONDIVIDETE! FATE GIRARE! PERCHE’ I TG NON LO DICONO? E vabbè, lascia stare che le assunzioni (sacrosante) sono state possibili grazie allo sblocco dei fondi da parte del governo (quello Renzi, per capirci)

Che mi dimentico? A parte “Piddiota” e “Onestà-Onestà” intendo.

Ah già, ci sarebbe quella questione del “flirt” con Cerroni. Ma vabbè, lascia stare…