Lo sguardo di Annibale è cambiato un po’. E’ diventato una storia sulla Storia. Un racconto fatto di pagine, voci e immagini. Durante il quale le parole degli storici antichi tornano a vivere grazie alla magia del teatro, e le opere di artisti di tutte le epoche accompagnano l’epopea del condottiero cartaginese. Tito Livio, Polibio, Cornelio Nepote. Tiepolo, Goya, Turner. I versi di Silio Italico, Petrarca e Giosuè Carducci. Gli affreschi di Jacopo Ripanda. In questo breve estratto della splendida serata presso lo Spazio Culturale Lotto20 Garbatella (via Francesco Passino, Roma), le parole di Tito Manlio Torquato, uomo di “antica severità”, hanno la voce del maestro Gianni De Feo.
Con gli amici Luca Pavone e Francesca Ribacchi per parlare di Roma e Cartagine. Del sogno di Annibale, dell’inossidabile fiducia nella Repubblica dei romani, dell’incontro tra il generale cartaginese e Scipione.
Sabato 17 marzo sarò presso il bellissimo ed accogliente Spazio Sinopie per parlare di Annibale e di Scipione, di Roma e di Cartagine, dell’antico “mare nostrum” e – perché no? – dell’odierno Mediterraneo.
Dove? Piazza Margana 39, Roma. Quando? Alle 19.
“Amilcare condusse il figlio dinanzi all’altare. E dopo avergli fatto porre la mano su di esso, gli fece giurare che mai sarebbe stato amico dei romani. Annibale non dimenticò più il vincolo sacro di quel gesto“.
Un grazie di cuore agli amici dell’Associazione Culturale Sinopie!