Cercavo un’immagine che potesse raccontare la partita di ieri.
La linguaccia di Nainggolan, ad esempio. Che con una gamba sola (d’altronde, l’aveva promesso alla vigilia) ha lasciato a tutti il dubbio su quello che avrebbe potuto fare se le avesse messe in campo entrambe.
O la sobrietà dell’esultanza di Kolarov. C’è da capirlo e rispettarne i sentimenti, comunque è un ex.
Ma anche i 6’ di recupero. Che potevano essere pure otto, o dieci, o venti. Tanto comunque la palla l’avrebbe tenuta Perotti fino alla fine.
Poi però, m’è tornato in mente Bruno Peres. Che stronca Lukaku con un tackle alla Sebino Nela e si carica come neanche McGregor prima di incontrare Mayweather.
Apposto così.