Ricorrendo al referendum popolare, Tsipras di fatto rimette nelle mani dei greci la scelta sulle proposte dell’Eurogruppo. Chiama cioè a pronunciarsi su una questione di rilevanza internazionale un popolo “affamato”, spaventato e (per carità, senza offesa) sprovvedutamente avvampato dai toni enfatici che il Premier e la sua spalla Varoufakis usano abilmente per mascherare l’indecisione e la debolezza dimostrate nelle trattative con i partner europei. Insomma, quello che si dice un “rivoluzionario” con gli attributi.
Mi ricorda qualcuno.
Ah sì, Ponzio Pilato. La tradizione non lo ricorda un granché bene…
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La testimonianza di una sopravvissuta.
Il rilievo con genio alato inginocchiato esposto a Roma nel settore del Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco dedicato all’arte mesopotamica proviene da una delle sale del Palazzo di Nimrud. Quel palazzo e quella città che, secondo fonti curde (a quanto sembra confermate proprio dal ministero iracheno per il Turismo e le antichità), i miliziani dell’Isis avrebbero raso al suolo con le ruspe [leggi qui].

Impero neo-assiro, regno di Assurnasirpal II (883-859 a.C.), Calcare alabastrino
Questa lastra, semisconosciuta, custodita da un altrettanto semisconosciuto (purtroppo) Museo di Roma, è una sopravvissuta. E tra mille anni, quando gli uomini – come da loro natura – avranno dimenticato, continuerà a testimoniare la grandezza della civiltà assira e l’infimità del califfato di Al Baghdadi.
La parola contraria.
Si processano QUELLE parole, o si processano LE parole?
Mi spiego. Si processano le specifiche dichiarazioni rilasciate da Erri De Luca all’Huffington Post (a proposito della TAV in Val di Susa, opera da “sabotare”: QUI) o si processa – e si vuole condannare – la volontà (e la capacità) di dire sempre ciò che si pensa? Si vuole punire un reato (molto presunto), o si vuole dare un esempio?

Ho sempre trovato irresistibile la prosa di De Luca. Profonda, densa, e allo stesso tempo leggera. Mai seriosa. Ma così seriamente rigorosa da marcare perfettamente la differenza tra istigazione e ispirazione. Tra sabotaggio e malaugurio. Racchiudendo così, nelle poche pagine di questo libro la sua ferma posizione sulla questione (“sabotatrice” e “iettatoria”) e l’essenza della sua difesa. Senza esasperate (ed esasperanti) teorie politiche e sociali, semplicemente sviscerando il significato del verbo “sabotare” e allontanandolo dal senso – ristretto – di “danneggiamento materiale”. Una difesa letteraria, quindi. Grammaticale, sintattica.
Starà ai pubblici ministeri dimostrare la connessione tra le parole e l’azione.
Questo pamphlet, intanto, difende (prima dello stesso Erri De Luca) la funzione dell’intellettuale, quella di rasentare i confini del pensiero e fornire così al lettore il perimetro dell’argomento. Perché chi invece asseconda l’opinione prevalente, l’intruppato al centro, toglie al suo impasto il lievito e il sale.
Milano-Roma. Anzi, Milano-Magliana.
Treno Milano-Roma. Oggi.
Tre ventenni passano il tempo progettando le tappe del loro weekend a Roma.
Weekend che, peraltro, chiamano “ferie”. Oh raga, non ci credo che sono in ferie. E da solo, con i miei amici! Sono tre anni che non faccio ferie. Meno male che ‘st’esame l’ho passato... Ah, ok.
La scelta del programma per oggi è tra un giro a Trastevere e la visita a Castel Sant’Angelo.
Oh, controlla sul telefono gli orari.
Oh raga, come si scrive castel Sant’Angelo? (E come vuoi che si scriva..)
Silenzio. Mappa aperta sul tavolino.
Ando sta ‘a Majana?. Sento, con quel marcato accento alla Celentano che interpreta Rugantino.
Oh, raga (rafforzativo). Ando ‘sta ‘a Majana?. Eccoci, ci siamo. Faccio in tempo a pensare.
Che poi, io avrei fatto come il Dandi. (Così, dal nulla.)
Eh, lui sì che era figo, che li ha mandati tutti a cagare. (Tutti?)
Che poi, si era sposato quella là, che l’era un puttanun! (Ah, un puttanun. Ma dai?)
Eh ma sai, il Libano in realtà l’ha ucciso la Mafia.
E lo Stato.
Come il freddo, Lo stato si fa sempre i cazzi suoi. (Sempre, sempre. “Raga”, è un mondo difficile..)
Io però avrei fatto come il Dandi, lui sì che era figo. (Ancora)
Porcoddiaz se era figo (Uh, fighissimo..)
Ma allora, raga. Ando sta ‘a Majana?
15.09. Arrivo. Stazione Ostiense. Comunque, sta lì dietro. ‘A Majana.
Col cuore a Kobane.

“Se anche stanotte durasse cent’anni..
staremo svegli abbracciandoci al buio
il nemico è alle porte della nostra città.
Se anche stanotte durasse cent’anni..
staremo in piedi abbracciati ad un sogno
che ha una scritta sul volto
da qui non si passerà.”