Treno Milano-Roma. Oggi.
Tre ventenni passano il tempo progettando le tappe del loro weekend a Roma.
Weekend che, peraltro, chiamano “ferie”. Oh raga, non ci credo che sono in ferie. E da solo, con i miei amici! Sono tre anni che non faccio ferie. Meno male che ‘st’esame l’ho passato... Ah, ok.
La scelta del programma per oggi è tra un giro a Trastevere e la visita a Castel Sant’Angelo.
Oh, controlla sul telefono gli orari.
Oh raga, come si scrive castel Sant’Angelo? (E come vuoi che si scriva..)
Silenzio. Mappa aperta sul tavolino.
Ando sta ‘a Majana?. Sento, con quel marcato accento alla Celentano che interpreta Rugantino.
Oh, raga (rafforzativo). Ando ‘sta ‘a Majana?. Eccoci, ci siamo. Faccio in tempo a pensare.
Che poi, io avrei fatto come il Dandi. (Così, dal nulla.)
Eh, lui sì che era figo, che li ha mandati tutti a cagare. (Tutti?)
Che poi, si era sposato quella là, che l’era un puttanun! (Ah, un puttanun. Ma dai?)
Eh ma sai, il Libano in realtà l’ha ucciso la Mafia.
E lo Stato.
Come il freddo, Lo stato si fa sempre i cazzi suoi. (Sempre, sempre. “Raga”, è un mondo difficile..)
Io però avrei fatto come il Dandi, lui sì che era figo. (Ancora)
Porcoddiaz se era figo (Uh, fighissimo..)
Ma allora, raga. Ando sta ‘a Majana?
15.09. Arrivo. Stazione Ostiense. Comunque, sta lì dietro. ‘A Majana.