Roma-Juventus 2-1. Kalokagathìa.

Kalós kai aghatós. L’indissolubile identità tra bellezza e virtù che distingue l’uomo nobile. Una bellezza unica, irriproducibile, e per questo coinvolgente e totalizzante. Che conquista allo stesso tempo la superficie dei sensi, la profondità dell’anima e la complessità della mente.

Una bellezza che si irradia nello spazio e nel tempo.

Quello spazio e quel tempo sospesi, in particolare, tra le parole “colpo di testa di Bonucci” e  “Szczesny ci arriva con la punta delle dita”.

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Kalós kai aghatós.

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