Abbiamo perso. Male.
Cè poco da fare, è così.
Però dov’è la bellezza, se non nell’imperfezione che caratterizza un volto, un corpo, una vita? O una squadra. Questa squadra, soprattutto. Che perfetta non è stata mai e probabilmente mai lo sarà. Perchè la perfezione è roba di cervello, la Roma invece è roba di cuore. De core.
La sconfitta di Catania non è una vergogna. E’ il leggero e sfuggente strabismo della Gioconda, è l’abbondanza delle forme dell’Afrodite accovacciata.
E’ My mistress’ eyes are nothing like the sun di Shakespeare.