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27/11/2013. Decadenza-Day.

Ellekappa, da Repubblica.it.
Ellekappa, da Repubblica.it.

27/11/2013. Alle 17.43 il Senato, come prescritto dalla sentenza definitiva per il processo dei diritti tv Mediaset, ha approvato la decadenza di Silvio Berlusconi avendo preso atto che erano “stati respinti tutti gli ordini del giorno presentati in difformità dalla relazione della Giunta per le Immunità che proponeva di non convalidare l’elezione di Berlusconi”.

25 Novembre 2013: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Poche, pochissime, parole:

128 donne uccise in Italia nel 2013.

Più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nel corso della vita.

"Lella", OrchestracciaHo scelto di raccontare questa giornata #25N attraverso il video di “Lella”, brano della tradizione romana reinterpretato dall’Orchestraccia come cronaca (e condanna) di un femminicidio. Le immagini, le note e le riflessioni, quindi, sono qui sotto. Basta cliccare e ascoltare:  "Lella", Orchestraccia 2

Vendola, il centrosinistra e il complesso di superiorità.

Una lurida opera di sciacallaggio. Un tentativo di linciaggio. Queste sono le definizioni con cui Nichi Vendola, definisce la pubblicazione della sua telefonata con Archinà, l’addetto alle relazioni istituzionali dell’Ilva di Taranto [le parole del governatore della Puglia le trovate qui]. “Chiunque ascolti la telefonata si renderà conto che non sto ridendo per i tumori ma per il guizzo felino con cui Archinà corre a togliere il microfono al giornalista“. Esatto. Infatti nessuno accusa Vendola di ridere dei morti e dei malati di tumore, non scherziamo. E se qualcuno lo fa, sbaglia. Non si può però sottovalutare come anche nelle parole e nei modi del compagno Vendola traspaia quella viscida complicità tra politici e affaristi, tra poteri che contemporaneamente si autogarantiscono e autocontestano, che già mille altre volte ha suscitato sdegno, indignazione, schifo. Come, nelle risate di Vendola si insinui quella melliflua rete di rapporti e “pacche sulle spalle” che ha generato le tante “Ilva” d’Italia. Il punto della questione, e non c’è difesa (o linea politica) che tenga, è che anche questo è berlusconismo. Lo stesso di Letta e del caso Cancellieri. Un berlusconismo meno “Scajolano” e più ripulito (forse). Insomma, un berlusconismo di centrosinistra. Di chi con parafrasi, allitterazioni e assonanze si ritiene sempre migliore degli altri. Più onesto e più puro. Ecco, forse per essere davvero di “sinistra”, per rispettare davvero la “sinistra”, sarebbe il caso di affrontare drasticamente questo “complesso di superiorità”, di guardarsi allo specchio e, prima di dimettersi, sputarsi in faccia.

Il Virus B.

Josefa Idem (Ministro per le pari opportunità, Pd) si è dimessa – giustamente – il 24 giugno, dopo giorni di polemiche sul mancato pagamento dell’Imu e sulla destinazione d’uso di una palestra. A quanto hanno avuto modo di raccontare i mezzi di comunicazioni (stampa e televisione hanno dato grande risalto – ancora una volta giustamente – alla vicenda) si è dimessa anche per l’intransigente volontà del premier Letta (sempre Pd).
Circa un mese dopo, invece, nonostante si fosse all’apice del caso riguardante il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov (e la sua famiglia) il vicepremier e Ministro degli Interni Angelino Alfano (Pdl) non si è dimesso affatto. Non si hanno notizie di pressioni del premier Letta per convincere il “collega” di governo a fare il dovuto passo indietro.
Ieri è stato reso noto come il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si sia “interessata” alla detenzione dell’amica di famiglia Giulia Ligresti (non un cognome a caso..) tramutata, poco dopo, in arresti domiciliari. Un atto umanitario, viste le precarie condizioni di salute della donna. Viene spontaneo pensare siano, pero’, le stesse precarie condizioni di salute di migliaia di altri detenuti, che in carcere ci rimangono eccome.
In un paese civile, con un governo civile, il Ministro della Giustizia oggi si sarebbe dimesso. In un paese civile, con un governo civile, il partito di maggioranza avrebbe imposto (da tempo) al premier un radicale cambio di rotta. Anche sfiduciando il governo e buttando al fiume quelle larghe intese per amor delle quali, invece, sta rinunciando ad ogni principio. Evidentemente il “Berlusconismo” deve essere un virus talmente contagioso da propagarsi nell’aria (il “Virus B”..altro che “The Walking Dead”..) perchè a forza di dividerci le stanze di palazzo Chigi, il Partito Democratico ne sta assimilando il modo irriguardoso di trattare le istituzioni, gli elettori e i cittadini. Intanto, pero’, ci si accapiglia su chi sia il candidato piu’ di sinistra alle prossime primarie.

No porcellum day!

31 Ottobre 2013 - #NOPORCELLUMDAY
31 Ottobre 2013 – #NOPORCELLUMDAY

Il vicepresidente della Camera e deputato del PD Roberto Giachetti è al 24esimo giorno di sciopero della fame. Si batte per affermare la necessità di una riforma elettorale. Oggi, 31 ottobre 2013, si uniscono alla sua protesta contro l’abominio legislativo di Calderoli tantissimi cittadini in tutta Italia attraverso iniziative, dibattiti e digiuni. Tutti uniti dal motto “Noporcellumday, un digiuno contro la nausea di larghe intese e nominati”.

Io sto con @bobogiac!

appunti sparsi, in ordine sparso.