Agosto. Roma. Giornate di sole a 40° e umidità al 99%. Il ventilatore al massimo fa un rumore tipo elicottero in fase di decollo. Il disturbo congenito da assenza di calcio giocato raggiunge livelli di guardia. E sì, lo so che è iniziata la Ligue1 e tutto sommato Paris Saint Germain-Montpellier è stata una bella partita. E sì, lo so che c’è pure la Bundesliga e il Bayern di Guardiola e il Borussia di Klopp promettono spettacolo. E sì, lo so che c’è la Premier e chissà che farà il Manchester senza Ferguson*..
Il fatto – diciamoci la verità – è che trovo profondamente maleducato che il campionato italiano inizi a fine agosto, lasciandomi (lasciandoci)i per 2 mesi in balia dell’ennesimo calciomercato dove la Roma made in USA recita alla perfezione la parte della prima Inter dell’era Moratti: un tourbillon di giocatori, allenatori, progetti, speranze e delusioni cocenti che ha la meglio su qualsiasi cura omeopatica e si contrasta a stento col lorazepam. E a nulla serve la Supercoppa (trofeo che peraltro mi ha sempre suscitato simpatia, credo per via del nome “Supercoppa”…mi ricorda i gelati degli anni 80). Juve-Lazio: cioè garanzia della prima gastrite stagionale vada come vada. Perché si ha un bel dire “non me ne frega niente”, “è un trofeo fatto solo per le televisioni”, “è una partita secca non conta niente”. Si, col cazzo.
Comunque guardiamo avanti, con il trascinante ottimismo e l’irresistibile entusiasmo che la trimurti Sabatini-Baldissoni-Fenucci ispira ad ogni piè sospinto. Che si tratti di un acquisto, una cessione, una trattativa o un tuffo in piscina con tutti i vestiti poco importa. Guardiamo avanti e aspettiamo il 25 agosto. Livorno-Roma. Ricordi nefasti, tanto per gradire.