
James Ellroy ha dichiarato: il piu’ grande scrittore di crime sono io. Poi c’è Jo Nesbø, che mi sta alle calcagna come un pitbull rabbioso, pronto a prendere il mio posto, appena tirerò le cuoia.
Non conosco bene James Ellroy. Ma dopo aver letto “Lo Spettro” sono sicuro che Jo Nesbø sia tra i piu’ grandi scrittori di crime. Anzi tra i piu’ grandi scrittori, e basta. Perchè Harry Hole è un personaggio vero, che alterna voli ad altezze elevatissime e cadute drammatiche. Dalle quali si rialza, ma delle quali non nasconde le ferite.

E’ un detective ribelle, coraggioso. Ma con gravi problemi di alcool, schiacciato da una vita sentimentale e familiare disastrata. Qualche critico lo ha definito un perdente che alla fine vince sempre. Io lo vedo nel modo opposto: Harry Hole è un vincente che, alla fine, deve sempre fare i conti con una sconfitta. E’ un uomo. Che non si nasconde se da pagare c’è un prezzo alto. E ne “Lo Spettro” è altissimo.