Tre cose veloci sul Formula 1 Heineken Chinese Grand Prix 2019.
1) In perfetta continuità con gli ultimi anni, i problemi più seri della Ferrari continuano ad essere al muretto: strategie scontate attuate in modo prevedibile, ordini di scuderia patetici. Questo dopo la nomina a Team Principal di Mattia Binotto. L’ultima volta che il timone del Reparto Corse fu affidato ad un uomo di pura formazione tecnica era il periodo a cavallo tra il 1991 e il 1992. Si trattava dell’ingegnere Claudio Lombardi. Sui risultati, per amor di patria, stendiamo un velo pietoso.

2) In inverno è stato scaricato l’ultimo pilota capace di portare il mondiale piloti Maranello (12 anni fa peraltro, do-di-ci!) per dare il volante della Rossa ad uno dei talenti più cristallini degli ultimi quindici anni. Poi però, in due gare su tre, il Piccolo Principe Leclerc viene “frenato” per favorire Vettel. Che, alla quinta stagione in rosso, tra un testacoda, una sbandata e un lungo, ha trovato il modo di farsi crescere i baffi. Già fuori moda quando a portarli era un certo Nigel Mansell. Altro che, in Ferrari, non è stato particolarmente fortunato.

3) Quello di Shanghai Era il #GP1000 della storia della Formula 1. Un altro presidente e un altro Amministratore Delegato avrebbero fatto in modo che un appuntamento così importante non venisse bucato in questo modo.
1) Ing. Lombardi non fece bene perché, si sia, come diceva lui, al muretto: “c’è troppo frastuono!” 😁
2) Il Vettel degli ultimi due anni, neanche un baffo del Leone d’Inghilterra…più simile al Mansell corpulento del ’93 in McLaren
3) ma perché ce l’abbiamo un Presidente?
Capitanluke
PS: Grande Lollo…hai capito bene chi sono 😉
ho capito sì!!!