Make hummus not walls.

Mentre Gerusalemme e i territori palestinesi sono teatro di scontri e rappresaglie, Kobi Tzafrir, proprietario dell’Hummus Bar di Kfar Vitkin (città costiera a nord di Tel Aviv), ha deciso di offrire uno sconto del 50% ad ebrei ed arabi che pranzano allo stesso tavolo. Ha scritto sulla pagina Facebook: Avete paura degli arabi? Avete paura degli ebrei? Da noi non ci sono arabi, e nemmeno ebrei. Da noi ci sono solo persone e un hummus eccellente. Marketing? Certo. Ma anche chissenefrega. Soprattutto perchè l’idea ha contribuito, rimbalzando di social in social, ad accendere un po’ di luce su quei messaggi di riconciliazione e su quegli inviti alla condivisione che, purtroppo, risultano ancora più isolati. Rinchiusi anche loro (o forse soprattutto loro) da un muro di cemento, metallo e filo spinato.

Quindi:

make hummus not walls

Il Corriere della Sera ha inserito questa notizia (“piccola”, è evidente, ma non insignificante) tra quelle di “cucina” (qui). Tanto per dimostrare ancora, se mai ce ne fosse bisogno, quanta attenzione presti la stampa italiana alle voci israeliane fuori dal coro. O fuori dal muro.

COMMENTA

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.