
Baby prostituzione durante gli eventi pomeridiani organizzati in una discoteca della Roma bene, l’omicidio del viscido buttafuori, la tormentata vita condotta da un ragazzo problematico, una madre sexy e decisa a vendicarsi, un commissario innamorato alle prese con un’indagine complicata e con le “vite segrete” delle persone coinvolte.
Una storia attuale (come non pensare agli arresti per le vicende dei Parioli) ma clamorosamente banalizzata. Banali i personaggi, scontate le reazioni (e le “relazioni). Troppo sesso (in molti casi non necessario ai fini della storia) e poca suspence. Il pregio di “Come doveva finire” è che finisce.