A novembre ho incontrato due donne, in due interessanti libri del catalogo Longanesi. Sono Alice Allevi, protagonista de “L’Allieva” di Alessia Gazzola , e la dottoressa Ellen Roth, protagonista “La Psichiatra” di Wulf Dorn. Personaggi molto diversi, e diversissimi gli autori, con un modo opposto di tenere il lettore con il fiato sospeso.

Alice Allevi è una specializzanda in medicina legale protagonista de “L’Allieva”. Appassionata ma distratta. Con un grande intuito ma con troppo poca fiducia nelle sue capacità per servirsene. Sfortunata, nel lavoro come in amore. Sensibile al punto da non sopportare i sopralluoghi sulle scene dei crimini ma anche di appassionarsi, per una serie di coincidenze, al caso dell’omicidio della giovane Giulia ed ai morbosi rapporti che la legavano ai familiari. E nonostante un personaggio così marcatamente “anti-suspence”, l’autrice – al primo romanzo – costruisce un intreccio di vicende e rapporti tra i protagonisti in grado, allo stesso tempo, di far sorridere, immalinconire e tenere sulle spine.

“La Psichiatra” Ellen Roth incontra, nella stanza 7 della clinica presso cui lavora, una paziente traumatizzata. Rannicchiata in un angolo, completamente chiusa in se stessa. Che, con la voce di una bambina terrorizzata dall’Uomo Nero imprigionata in un corpo di donna seviziata, le trasmette angoscia e terrore. Intorno a questo incontro – traumatico per la protagonista – ruota la storia. In tutta franchezza, chi sia quella donna terrorizzata si intuisce quasi subito. Così come si riesce a capire abbastanza presto chi sia “l’Uomo Nero”. Ma quello che, fino alla fine, rimane sospeso, misterioso, è il motivo per cui questa donna sia apparsa e poi svanita nel nulla. Dorn ha creato riuscitissime pagine di suspence non sulla ricerca del “chi” ma del “perchè”.
Letti entrambi. Mi sono piaciuti molto!
Luna