Si cantava nel 1967.
Anch’io vorrei, oggi, la pelle nera. Ma non una qualsiasi. Vorrei la pelle nera del ministro Cécile Kyenge. Vorrei la sua calma davanti alle continue provocazioni di cui è oggetto. Vorrei la sua prontezza di spirito.
http://www.repubblica.it/politica/2013/07/27/news/solidarie_a_kyenge_delrio-63810412/?ref=HRER1-1
“Con la gente che muore di fame e la crisi sprecare cibo così è triste”. Poche parole per colpire e affondare gli idioti. Poi – senza dubbio – si dovrà dirimere il nodo ius soli, limarne alcuni spigoli. Forse limitarne alcuni aspetti. Ma intanto, oggi: colpiti e affondati, idioti!