
Due omicidi, una tenuta isolata immersa nella natura tra il mare e la campagna, tanti moventi e altrettanti sospettati. Gli elementi per il più classico (e scontato) dei gialli estivi ci sono tutti. A renderlo, invece, un romanzo ironico e originale è la capacità di Malvaldi di caratterizzare – sempre in modo esasperato, ma mai esasperante – e rendere irresistibili i personaggi, principali e secondari, che prendono parte alla vicenda. Piergiorgio (medico genetista) e Margherita (filologa e archivista); i gemelli Zeno e Alfredo Cavalcanti, identici nell’aspetto e opposti nella vita; l’anziano e scorbutico tuttofare Raimondo, uscito dal manicomio solo grazie alla legge Basaglia. E poi l’architetto con la sindrome di Tourette, l’addetto alle pulizie polacco e devotissimo alla Santa Vergine di Czestochowa (convinto di incontrare il demonio pure nel bagno), la coppia di celebri musicisti ormai in pensione e il meccanico di Formula 1 in pausa tra un Gran Premio e l’altro. In un continuo alternarsi di incontri, scontri, riavvicinamenti e regolamenti di conti che rendono la ricerca del colpevole il pretesto perfetto per vedere fin dove può spingersi una così variopinta galassia di persone.