La “prima volta” della Boldrini.

Che ci sia sempre una prima volta, è cosa risaputa. Ma ci sono “prime volte” (con le virgolette, da allusione e occhiolino strizzato), Prime Volte (con le maiuscole, da grande evento) e prime volte (tutte minuscole). Questa è una prima volta da tutte minuscole. L’ostruzionismo è una “procedura” parlamentare consueta e che, peraltro, la sinistra ha utilizzato spesso. Proprio quella sinistra di cui Laura Boldrini fa parte – candidata con Sinistra Ecologia e Libertà in 3 circoscrizioni (e precisamente nella lista delle ventitré persone nominate dalla segreteria del partito) e alla cui storia politica si ispira (o almeno dovrebbe ispirarsi). E quella storia politica dice che a volte, in parlamento, si perde. Anche su questioni importanti. Ma dice anche che le opposizioni (e con esse le istituzioni) si devono sempre rispettare. Anche se non se lo meritano (e spesso i “grillini” – arroganti, volgari, presuntuosi e clamorosamente inconcludenti – non se lo meritano). La “ghigliottina”, pero’, non rispetta né le istituzioni, né il governo. Tantomeno il  Parlamento.

 

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